Julio Monteiro Martins
Di origine brasiliana, è in Italia dalla metà degli anni ’90, Julio Monteiro Martins si può definire uno scrittore migrante perché già in Brasile aveva pubblicato parecchi testi:
"Torpalium", "Sabe quem dançou?" (Sai chi hanno beccato stavolta?),
"Artérias e becos" (Arterie e vicoli ciechi),
"Bárbara", A oeste de nada" (A ovest di niente),
"As forças desarmadas" (Le forze disarmate),
"O livro das Diretas" (Il libro della democrazia ritrovata),
"Muamba" e
"O espaço imaginário" (Lo spazio immaginario).

In  Italia ha pubblicato:
  "Il percorso dell’idea" (1998),
"Racconti italiani" (2000),
"La passione del vuoto" (2003 ),
"madrelingua" (2005) e
"L'amore scritto" (2007).
Con Antonio Tabucchi, Bernardo Bertolucci, Dario Fo, Erri de Luca e Gianni Vattimo ha pubblicato inoltre il volume "Non siamo in vendita – voci contro il regime" (2001).
 È stato anche autore di opere teatrali ("L’isteria del marmo", "Per motivi di forza maggiore", "Aula magna", "Hitler e Chaplin") e i suoi scritti hanno ispirato opere cinematografiche, come "Garganta" (Gola) del regista Dodô Brandão e "Referência" (Referenza), del regista Ricardo Bravo.

Per approfondimenti

www.sagarana.net

www.el-ghibli.org (su Julio Monteiro è stato pubblicato un supplemento al n.7 di questa rivista)
lnx.latenda.eu/joomla – alla voce bibliografia ci sono recensioni ad alcune delle sue opere.

Rosanna Morace, “Un mare così ampio. I racconti-in-romanzo di Jiulio Monteiro Martins,” – saggio sugli scritti di Julio Martins Monteiro

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